Un percorso che il Teatro delle Ali ripropone per riconoscere l’importanza della cultura popolare. Una sezione che si potrebbe arricchire durante la stagione e che rivela la necessità delle comunità di riappropriarsi delle proprie radici.
Appuntamenti a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili
Venerdì 27 ottobre 2017 ore 20,30
Compagnia Semiseria di Mezzarro La principessa del quarantì
regia Lina Rigali con Martina Salvetti, Marino Patarini, Angela Moscardi, Catina Falocchi, Terri Castelnovi, Giacomo Taboni, Santino Federici, Franca Richini, Giovanna Lombardi, Mireille Delree
Divertente commedia di fraintendimenti e malintesi, vedrà in una una piccola osteria di paese immersa in campi di quarantì (granoturco che matura in quaranta giorni) la vedova Teresa, immischiata in una serie di proposte di matrimonio con pretendenti conosciuti e sconosciuti. Il malcontento dovuto alla scelta della “principessa del quarantì” si rivelerà una felice sorpresa per tutti.
Venerdì 12 gennaio 2017 ore 20,30
I Bacalà de Astre La creanha – La buona educazione
con Umberto Gimitelli, Antonio Mazzoli, Debora Mazzoli, Giacomo Mazzoli, Pina Mazzoli, Daniele Salvetti, Ines Vielmi, Elsa Vielmi, Maria Vielmi, Piero Vielmi, Salvo Vielmi, Sergio Vielmi, Giacomo Taboni
voce narrante Viviana Damioli fisarmonica Davide Domenighini con la partecipazione di Alice Mazzoli, Alessia Bettoni, Clarissa Spadacini, Miriam Esposito, Anna Gimitelli
Spettacolo teatral-musicale in dialetto sulla tradizione astrense, è una rivisitazione in chiave ironica e divertente del tempo che fu, della tradizione contadina, di quel mondo che sembra lontano ma che oggi ci meraviglia e dal quale possiamo soltanto rubare “pillole di saggezza”. Attraverso la teatralizzazione di alcune scene di vita, andremo a scoprire le radici più nascoste del nostro passato, lo stupore di fronte a tutte le storie che il nostro territorio ha da raccontare, recuperando e facendo così rivivere testimonianze, rituali, racconti e abitudini della collettività. La produzione è nata dalla ricerca storica di numerose leggende, “Bote” raccontate in dialetto dagli anziani del paese e tramandate, da padre in figlio, tramite semplice comunicazione orale.