Ecco due diversi esempi di Circo Contemporaneo, una delle “nuove arti” dello spettacolo dal vivo, che nelle sue performance riunisce divertimento, stupore, magia, virtuosismo e pone al centro del suo lavoro l’uomo-artista, in un mix di acrobazie, clownerie, giocoleria, arti aeree, musica dal vivo e illusionismo.
Sabato 3 marzo 2018 ore 20,30
Milo&Olivia Capucine
Una mademoiselle parigina fugge dal suo matrimonio dove lo sposo si è rivelato troppo affrettato e poco borghese… Ma la valigia extralarge non può essere caricata a bordo! L’ingombrante bagaglio si trasforma così in un palcoscenico. Una donna in balia della più profonda rassegnazione di fronte all’obbligo di dover rinunciare a elementi indispensabili per un viaggio last minute. Sarà nel momento più critico che si accorgerà quanto l’essere borghese non abbia alcun valore di fronte alle difficoltà della vita e questo la porterà a conquistare semplicità e autoironia: un piccolo clown tra le braccia di un enorme trolley d’altri tempi. Mademoiselle partirà così per il suo viaggio, senza aereo, ma con un circo.
Sabato 17 marzo 2018 ore 20,30
blucinQue Xstream
Un progetto di Caterina Mochi Sismondi
Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Con Jonnathan Rodriguez Angel, Camilo Jimenez, Federico Ceragioli, Marco Solis, Ruairi Mooney Cumiskey
Luci Massimo Vesco
Musiche Monica Olivieri e RedRua O’Cumiscáigh
Produzione Qanat in coproduzione con blucinQue e Fondazione Cirko Vertigo
Xstream è un lavoro su disequilibrio estremo e flusso continuo. Quattro artisti, su musica live attraversano le loro storie, frammenti di racconti che con i loro corpi agiscono in uno spazio che si trasforma. Un flusso tra musica teatro danza e circo, in cui i performer si muovono dando la percezione di essere continuamente in bilico o in spostamento, sospesi tra sogno e realtà, in un vortice di parole, musica e movimento inarrestabili. Esplorazione di estremi tra lentezza e velocità, terra ed aria, suono e silenzio, la cadenza diventa veloce, il ritmo incalza, forse un attimo di pausa aiuta il respiro: uno, due, tre… si ricomincia. Uno spettacolo che investiga il concetto di acrobata tra camminare sulle estremità, mani e piedi, sulle punte, o procedere verso l’alto in equilibrio su un cavo d’acciaio o un palo che ci indica una direzione o che porta ad una sfida estrema tra danza acrobatica e musica elettronica.