Giovedì 2 e venerdì 3 dicembre 2021 ore 20,30
Lucilla Giagnoni
Anima Mundi
di e con Lucilla Giagnoni
collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè
musiche Paolo Pizzimenti
luci e video Massimo Violato
assistente alla regia Daniela Falconi
produzione CTB – Centro Teatrale Bresciano, TPE – Teatro Piemonte Europa
BIGLIETTI
intero € 24
ridotto € 22
ATTENZIONE: ultimissimi biglietti disponibili! Ma come sempre la sera dello spettacolo in biglietteria verrà stilata una lista d’attesa per assegnare posti eventualmente rimasti liberi
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oppure presso la nostra biglietteria in Via Maria SS. Guadalupe 5 a Breno, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 17,30 alle 18,30 (escluso festivi e periodo dal 18 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022 compresi e dal 9 al 18 aprile 2022 compresi).
Non si accettano prenotazioni telefoniche.
La Stagione 2021/2022 del Teatro delle Ali continua con un doppio appuntamento che ha un po’ il sapore di casa. Giovedì 2 e venerdì 3 dicembre, infatti, ci sarà l’atteso ritorno di Lucilla Giagnoni, grande amica del Teatro delle Ali e del pubblico della Valle Camonica, che per l’occasione regalerà la messinscena del suo nuovissimo spettacolo Anima Mundi. Non solo: quello di Lucilla Giagnoni sarà anche il primo spettacolo di questa Stagione a essere programmato al Teatro delle Ali invece che al Teatro Giardino (la sede gentilmente concessa dal Comune di Breno e da Cipiesse Produzioni per permettere al nostro cartellone di potersi svolgere in piena conformità coi protocolli sanitari vigenti a inizio Stagione).
Daniele Pelizzari presenta Lucilla Giagnoni e introduce il nuovo spettacolo Anima Mundi.
Dopo la Trilogia della Spiritualità e quella dedicata all’Umanità, Lucilla Giagnoni torna in scena con lo spettacolo che apre la Trilogia della Generatività. Anima Mundi continua il suo ventennale percorso di scoperta e riflessione sui grandi temi del presente ed è dedicato a Giacomo Leopardi, il poeta che più intensamente ha partecipato all’Anima del Mondo e insieme sofferto il rapporto con la Natura.
«Ora non c’è più tempo da perdere: il mondo è soggetto a un’immensa sofferenza e mostra sintomi acuti e clamorosi con i quali si difende dal collasso. Poiché ne siamo in larga misura responsabili, dobbiamo darci da fare per rimetterci in equilibrio col meccanismo che nutre la Vita: donne, uomini, animali, piante, batteri, virus e minerali, aria, acqua, terra e fuoco uniti dalla cura reciproca. Non usciremo dal labirinto con i nostri ormai sviluppatissimi saperi settoriali – temi di cui ho già parlato nei miei spettacoli Magnificat e Furiosa-Mente – ma con la capacità quotidiana di allargare lo sguardo, partecipando consapevolmente a fare anima nel mondo».
LUCILLA GIAGNONI ha frequentato la Bottega di Gassman a Firenze con Vittorio Gassman e l’attrice francese Jeanne Moreau. Ha partecipato alla creazione di quasi tutti gli spettacoli prodotti dal Teatro Settimo, vincendo premi nazionali ed internazionali. Ha lavorato con Luigi Squarzina, con Franco Piavoli, con Alessandro Baricco, con Nicola Campogrande, con Paola Borboni, con Giuseppe Bertolucci, con Katie Mitchell, con Marco Balliani, con Sebastiano Vassalli, con Marco Ponti, con Alessandro Benvenuti, con Alessio Bertallot, con Fabrizio Bosso e il suo quartetto, con Antonella Ruggiero, con l’orchestra e i registi del Teatro Regio di Torino. Ha dedicato circa dieci anni al progetto Paesaggi, uno studio sulla terra in cui vive. E dopo alla Chimera, da La Chimera di Sebastiano Vassalli. Gli spettacoli che raccontano al meglio la sua ricerca oggi sono: Vergine Madre, Big Bang, Apocalisse, Ecce Homo, Furiosa Mente e Magnificat. E poi le Meditazioni: La Misericordia, Pacem in terris, Francesco e l’infinitamente piccolo. È autrice di numerose trasmissioni radiofoniche RAI. I suoi spettacoli sono tutti registrati e mandati in onda per la televisione e pubblicati su DVD. Insegna narrazione alla Scuola Holden e alle scuole di formazione per manager. Insegna i segreti dei suoni delle lettere e delle parole con La Parola Poetica. Dal 2016 è direttrice artistica del Teatro Faraggiana, riaperto dopo 20 anni di chiusura. Ora è un centro culturale di teatro, musica, danza, cinema, scuole e un punto di riferimento cittadino.